La leggenda narra di una giovane buranella, il cuore colmo di tristezza per la lontananza del suo amato crociato, partito per le terre d'Oriente. Unica consolazione, un'alga marina donatale come pegno d'amore. Ma la fragile bellezza dell'alga, giorno dopo giorno, minacciava di svanire, accrescendo nel cuore della fanciulla il desiderio di preservare quell'unico ricordo tangibile. Da questo struggente cruccio amoroso nacque un'idea luminosa: riprodurre la delicata forma dell'alga sulla rete del padre pescatore. Prese l'ago, e il miracolo si compì, dando vita al primo, incantevole merletto di Burano.