Benvenuti nel mondo incantato di Dalla Lidia Merletti d'Arte

Dove la passione per i merletti artistici di Burano si tramanda di generazione in generazione

La nostra ditta si distingue per la qualità superba di ogni creazione, interamente realizzata a mano secondo l'antica tradizione dell'isola. In questo sito, potrete ammirare una selezione esclusiva dei preziosi pezzi disponibili nel nostro storico negozio e nell'affascinante Museo del Merletto.

La nostra storia affonda le radici nel lontano 1930, quando a Burano fiorivano diverse scuole dedicate all'arte del merletto. Tra queste, spiccava quella diretta dalla signora Erminia Costantini, affettuosamente soprannominata “Mora Boccolo”, la bisnonna dell'attuale proprietario di Dalla Lidia Merletti d'Arte, Davide Bressanello.

Fu proprio in quell'anno che “Mora Boccolo”, in occasione delle imminenti nozze di sua figlia Augustina Bressanello, desiderò creare, con la maestria delle merlettaie della sua scuola, un sontuoso vestito da sposa e un corredo nuziale composto da lenzuola finissime, copriletti ricamati, tende delicate e tovaglie eleganti. Ogni singolo punto sarebbe stato rigorosamente eseguito secondo la tecnica del Punto Burano. Tuttavia, consapevole del tempo e dell'impegno considerevoli necessari per un'opera così grandiosa, “Mora Boccolo” decise di coinvolgere anche altre prestigiose scuole di merletto dell'isola, sostenendo un investimento significativo.

Durante il difficile periodo della guerra, l'attività della scuola di famiglia e di tutte le altre realtà dedicate ai merletti artistici di Burano subì una drastica riduzione. Le merlettaie, spesso costrette a lavorare alla fioca luce delle candele, affrontarono sfide immense. Fu in questo contesto che Augustina, con un gesto di straordinaria generosità, decise di vendere il suo prezioso abito nuziale per poter garantire il salario alle merlettaie, preservando così un'antica arte.

Un tragico incendio, con ogni probabilità innescato dalle candele utilizzate dalle merlettaie durante le lunghe ore di lavoro, devastò la Scuola Merletti di Burano retta dalle suore. La maggior parte degli intricati e preziosi disegni dei merletti andarono irrimediabilmente perduti, un colpo durissimo per la tradizione.

Al ritorno dalla guerra, il figlio di “Mora Boccolo”, Mario Bressanello, conosciuto come “Boccolo”, sposò la sua amata Lidia Vio, soprannominata “Battelétto”, e con rinnovato impegno decise di portare avanti l'eredità della madre. “Boccolo” accolse nuove merlettaie nella scuola di famiglia e intraprese la creazione autonoma dei disegni dei merletti, affidandosi solo in parte a collaboratori esterni, con la preziosa eccezione del signor D’Este Emilio, talentuoso disegnatore della Scuola Merletti di Burano, dal quale acquistò tutti i disegni miracolosamente scampati all'incendio. Con una visione imprenditoriale lungimirante, “Boccolo” decise quindi di aprire il primo vero e proprio negozio di merletti artistici di Burano direttamente sull'isola, battezzandolo con il nome di “Dalla Lidia Merletti d’Arte” in onore della sua sposa. Il negozio offriva una vasta e raffinata selezione di merletti, molti dei quali disegnati dallo stesso “Boccolo” e non realizzati su commissione.

Con l'ingresso nell'attività di famiglia del figlio Luigi Bressanello, detto “Leon”, e della nuora Paola Toselli, soprannominata “Forner”, l'atelier conobbe una crescita esponenziale. Paola affiancò con passione Mario Bressanello nello sviluppo di nuovi e originali disegni, nella scrupolosa selezione di nuove merlettaie e nella meticolosa lavorazione del merletto, eseguendo personalmente tutti i complessi punti del Punto Burano, inclusi quelli che il tempo aveva quasi fatto dimenticare. Luigi, intuendo le potenzialità derivanti dalla chiusura della Scuola Merletti di Burano, decise di aprire al pubblico la sua preziosa collezione di merletti antichi, arricchendola negli anni con rari esemplari francesi, belgi, inglesi e russi, creando così un museo del merletto di fama internazionale.

Luigi coltivò inoltre il desiderio di ritrovare il leggendario vestito da sposa della zia Augustina e, dopo anni di ricerche apparentemente infruttuose, riuscì finalmente a entrarne in possesso nel 1980, un vero e proprio tesoro della famiglia.

A partire dagli anni 2000, l'atelier ha accolto con entusiasmo anche il figlio di Paola e Luigi, Davide Bressanello, anch'egli detto “Leon”, e il nipote, Andrea Predosin. Questa nuova generazione ha portato con sé uno sviluppo in chiave moderna, introducendo disegni innovativi, sperimentando punti inediti e utilizzando filati preziosi, tra cui il filo d'oro 24 carati. L'atelier ha inoltre intrapreso prestigiose collaborazioni con aziende specializzate nel settore del lusso, aprendosi a un nuovo e stimolante mercato. Emblematica di questa "tradizione innovativa" di famiglia è la creazione, nel 2016, della prima statua realizzata interamente in merletti artistici di Burano. E, per onorare la nascita dell'atelier, il celebre abito da sposa creato nel 1930 è stato reinterpretato in chiave contemporanea, unendo sapientemente storia e modernità.